Dormiva sul divano, era semplicemente sdraiata lì, bella come sempre. La fissai, come se fosse la prima volta che la vedevo. A volte sembrava così vulnerabile e così innocente. Ho fatto scorrere la mia mano sul suo viso, a volte volevo solo corromperlo. Sono salito sul divano tenendola tra le braccia e l’ho baciata sul collo. Anche da dietro potevo sentire il suo sorriso.
“Ehi piccola,” sbadigliò.
“Ehi”, la baciai, “Com’è andata la giornata?”
“Bene tesoro, ho solo bisogno di qualcosa che mi distragga da tutto questo dannato lavoro.”
E così è nata la mia idea geniale, chissà se indossava un reggiseno.
“Indovina cosa voglio fare.”
Si gira verso di me, mi bacia con quelle labbra morbide… è così innocente… così ignara, “Cosa?”
“Chiudi gli occhi e torno subito.”
Si sedette in paziente attesa con gli occhi chiusi. Sono rimasto abbastanza lontano da non poter sentire, non l’avrei lasciata entrare in niente. Era meglio se non avesse idea di cosa stesse per succedere. Ho sbottonato la cintura, e attraverso i pantaloni è saltata fuori la mia erezione di 8 pollici. Mi piaceva solo accarezzarglielo sulle guance, vedendolo su tutto il viso. Volevo vedere il mio sperma su tutto il suo viso… ma sarebbe arrivato a tempo debito volta. Ho guardato nella sua direzione, potevo dire che mi stava aspettando con impazienza. Cazzo in mano, mi sono avvicinato a lei, e per alleviare finalmente la sua anticipazione le ho infilato il naso con il mio cazzo.
“Colpisci”. Ho riso.
Mi sorrise e io cominciai a strofinarglielo sul viso. Le sue tette sembravano belle da quassù, complete 36D. L’ho tirato via dal suo viso e l’ho infilato tra le sue tette, e ho cominciato a muoverlo su e giù.
“Mi piace scoparti le tette”, la maglietta stava iniziando a darmi fastidio, “Togliti la maglietta”.
Ho adorato il modo in cui mi guardava sempre quando faceva le cose, perché voleva la mia approvazione. Così, quando si è tolta la maglietta, ha guardato direttamente me. E le sue tette tremolavano sotto senza il supporto della sua maglietta… i suoi sexy capezzoli di cioccolato duri come rocce. In effetti, quando era completamente nuda, era la mia sexy dea del cioccolato.
“Ragazza cattiva che non indossa un reggiseno.”
Lei sorrise, gliela portai alle labbra e le presi il seno tra le mani.
“Succhiare.”
E compiacente alla richiesta mi ha preso in bocca. Era così caldo, così umido, e quando mi ha preso in gola era stretto e mi ha munto per tutto il mio valore. Peccato non poter venire così… mi piacerebbe sborrare nella sua bellissima gola. Decisi di darle un po’ di incoraggiamento e cominciai a pizzicarle i capezzoli. Ho adorato la sua reazione, i suoi occhi si sono allargati e ha iniziato ad avvicinare la testa al mio corpo. Succhiando più velocemente, ero solo a pochi centimetri dalla sua gola. Ho deciso che l’avrei aiutata.
Ho tolto una mano dai suoi capezzoli e ho afferrato la parte posteriore dei suoi capelli. In una spinta tutto il mio cazzo era nella sua gola. La mia bambina era brava in quello che faceva, non vomitava, non mordeva e amava il mio cazzo. La sua reazione alla mia forza mi ha fatto desiderare di essere ancora più rude. Mi piaceva avere il controllo. A volte me lo lasciava prendere, altre volte lo prendevo io. Ma oggi, volevo che implorasse.
Mi sono avvicinato al suo petto. Ho preso uno dei suoi capezzoli nella mia bocca, con una mano ho strofinato l’altro capezzolo tra le mie dita e con l’altra mano ho scopato la sua figa stretta. Ho visto la sua testa rotolare indietro.
“Oh piccola…”
“Ssh.”
Il suo tentativo di rimanere in silenzio mi ha fatto venire voglia di spingerla ai suoi limiti, volevo sentirla implorare per questo, ho fatto girare la lingua intorno al suo capezzolo e l’ho succhiato come un bambino.
“Lo voglio…” gemette.
Non era abbastanza per me, ho tirato fuori le mie dita dalla sua figa e le ho infilate in bocca e lei avidamente, ho continuato a stuzzicare i suoi capezzoli con la mia lingua.
Accidenti, le sue mutandine sono ancora addosso.
“Lo voglio.”
Alzai lo sguardo dal suo petto, “Prega per questo”.
Quindi le ho morso forte il capezzolo e ho pizzicato l’altro e l’ho guardata ansimare. “Baby….” gemette, “Fuck me.”
Mi sono alzato dalle sue tette, le ho tirato indietro i capelli e glieli ho spinti in bocca, “Ecco, prendimi in gola”.
La sua gola era così bella… così calda… così bagnata… le ho scopato il viso per avvicinarmi, e quando ero lì l’ho guardata. “Ingoiare.”
Ho rallentato il ritmo per un po’, poi mi sono ritirato. Volevo il suo culo davanti e al centro, “Baby a quattro zampe”.
Ha obbedito con entusiasmo, e l’ho guardata abbassare il viso sul divano e sollevare il culo in aria. lo volevo. Non sapeva cosa avrei fatto e mi piaceva così.
“Allarga le gambe di più”.
Per quello che stavo per fare, avevo bisogno che lei tacesse e che avesse una mobilità limitata… almeno per quando ho iniziato. Presi uno spago dal cassetto della cucina e le legai le mani: “Tieni la testa bassa”. Mentre era in questa posizione, ho pensato che avrei potuto anche bagnarla, le ho preso la tetta in bocca e l’ho morsa.
Più silenziosamente che potevo, sono andata in bagno, ho preso la vasellina e ho iniziato a ricoprirmi il cazzo, pensando a come si sentirà nel suo culo stretto. Non ho mai capito come un piccolo buco potesse ingoiare un cazzo così grande, ma lo ha fatto, e lei ne ha adorato ogni minuto.